Come conservare gli alimenti in frigo
I nostri frigoriferi possono trasformarsi facilmente in un covo di batteri.
Come difendersi?
Oltre alla pulizia dei ripiani, che si dà per scontata, bisogna tenere controllata la temperatura (sempre intorno ai 4-5 gradi) e disporre gli alimenti in modo corretto, perché il freddo non si distribuisce in modo omogeneo su tutti i piani.
La parte più raffreddata è la mensola bassa, mentre quella più “calda” è lo sportello.
Quando posizioniamo gli alimenti dobbiamo tenere conto di queste differenze e usarle in modo intelligente.
Carne e pesce vanno conservati nel ripiano più basso, sopra il cassetto contenente frutta e verdura; nella parte centrale possiamo posizionare le uova, i latticini, i dolci e tutti gli alimenti confezionati già aperti; nei vani interni dello sportello infine le bevande, dall’acqua al vino passando per i succhi.
Nel riporre questi alimenti, ricordate sempre di separare i crudi dai cotti, perché i batteri presenti sui primi potrebbero contaminare i secondi, creando un rischio di infezioni alimentari.
Per evitare condense o innalzamenti di temperatura, invece, non mettete in frigo alimenti bollenti o troppo caldi.
Cercate di non conservare cibi scaduti, anche se non tutto quello che va oltre la data di scadenza è da buttare via. Prendiamo lo yogurt: secondo uno studio francese, le proprietà nutritive dei lattobacilli si perdono dopo tre settimane dalla scadenza riportata sull’etichetta.
A meno che non ci siano evidenti segni di alterazione, quindi, non corriamo alcun rischio di mangiare uno yogurt scaduto.
Meglio evitare, invece, di bere latte e mangiare latticini scaduti.
Se vediamo una confezione di formaggio fresco rigonfia, significa che al suo interno è in corso un’alterazione batterica.
Che dire della muffa? Molti la tolgono con il coltello, ma spesso potrebbe non bastare, quindi attenzione.
Un altro alimento fresco con cui è meglio non rischiare è l’uovo, ma esiste un trucchetto per capire se è ancora commestibile. Provate a metterlo in acqua.
Se affonda è buono, se rimane in superficie a galleggiare no, perché più invecchia, più si espande la sua camera d’aria interna. In ogni caso, si sconsiglia di mangiare un uovo oltre uno-due giorni dalla data di scadenza.
Più in generale, per la presenza di microbi nel frigo, bisogna fare attenzione al pianale in basso, dove vengono riposte frutta e verdura fresche e dove a volte può cadere qualche liquido dai piani superiori.
Ma in questi casi basta armarsi di acqua e bicarbonato, aceto oppure prodotti specifici per la casa.
Solo in questo modo i vostri alimenti saranno al “sicuro” da batteri e sporcizie e voi non correrete il rischio di mangiare un prodotto buono, ma mal conservato.