Falsi miti a tavola
L’interesse pubblico generale, per tutto ciò che riguarda cibo, dieta e salute, è costantemente in aumento. Pur non volendolo, ci ritroviamo bombardati di informazioni di ogni tipo provenienti da televisione, giornali o social media. Ma come possiamo distinguere quali sono quelle realmente valide e quali invece sono diffuse senza il minimo fondamento scientifico? Alimenti a cui vengono date proprietà delle più fantasiose e piani dietetici che promettono risultati da record senza il minimo sforzo. E più se ne parla, più le cosiddette “bufale” acquisiscono una veridicità assolutamente infondata.
“Ho eliminato il glutine dalla mia dieta perché mi gonfiava”. Lo scoprirsi improvvisamente intolleranti al glutine sembra ormai una moda più che una vera patologia. Senza una diagnosi certa di celiachia, l’eliminazione del glutine dalla dieta non ha alcun beneficio sull’organismo. Anzi, gli alimenti senza glutine sono molto spesso più ricchi di grassi e additivi aggiunti per renderli più appetibili e gustosi. La scelta di non assumere glutine potrebbe poi comportare una conseguente eliminazione di tutti i carboidrati, altro errore molto comune tra chi vuole perdere peso.
“Non contiene olio di palma”. Chi di noi non ha sentito o letto questa frase almeno una volta? Frase che trasmetteva il concetto che tutti gli alimenti senza olio di palma erano buoni, mentre quelli che lo contenevano erano dannosi. In realtà l’olio di palma non è l’unico dei problemi. Sicuramente la sua nocività è legata ad un contenuto elevato di acidi grassi saturi, ma, se lo è, risulta comunque nocivo quanto il burro, l’olio di cocco e prodotti contenenti grassi idrogenati. Inoltre, l’olio di palma era maggiormente utilizzato in preparazioni industriali come biscotti, merendine o creme, alimenti già ricchi, quasi sempre, di zuccheri e grassi. Anche se sarebbe meglio non abusarne, il consiglio è quello di guardare tutti gli ingredienti del prodotto senza focalizzarsi esclusivamente sulla presenza o meno di olio di palma.
“Un bell’ananas a fine pasto che brucia i grassi!”. È purtroppo da sfatare questa credenza diffusa che l’ananas riesca a bruciare i grassi. Sicuramente ha molte proprietà benefiche, perché ricca di calcio, potassio e vitamine, ma che sia in grado di bruciare i grassi è decisamente eccessivo. Probabilmente, questa capacità gli è stata attribuita per il suo contenuto di bromelina. Questa sostanza sarebbe in grado di facilitare l’assorbimento delle proteine. Ciò che però pochi sanno, è che è contenuta nel gambo del frutto e non nella polpa che solitamente mangiamo.
“Uso solo zucchero di canna perché ha meno calorie dello zucchero bianco”. Falso. Lo zucchero di canna e lo zucchero bianco hanno esattamente lo stesso potere calorico. La differenza è che mentre lo zucchero bianco contiene solo saccarosio, quello bruno contiene anche qualche residuo di melassa, che gli dà un aroma diverso.
Insomma, le vere e proprie bufale alimentari sono dietro ogni angolo. Informiamoci e verifichiamo sempre le fonti di ciò che leggiamo o sentiamo. È fondamentale che ci siano studi scientifici alla base di notizie, soprattutto quando si parla di alimentazione e salute. Le mode lasciamole agli stilisti.
Articolo di Nicola Sorrentino pubblicato su Milano Post il 29 luglio 2024.