Cin Cin. Alla salute, ma con moderazione
In questi giorni è tutto un cin cin, un continuo brindare e scambio di auguri con vini e spumanti. È un gesto di buon auspicio, di affetto e amicizia. Ma attenzione perché l’alcool è un falso amico.
Un gruppo di ricercatori inglesi ha evidenziato, in un lavoro pubblicato sul British Medical Journal, che le dimensioni dei bicchieri potrebbero essere la causa di un maggior e smodato consumo di alcool. Asseriscono che se il vino fosse servito in un bicchiere piccolo se ne berrebbe di meno.
È dello stesso parere la professoressa Teresa Marteau, direttrice dell’Unità di ricerca comportamentale e sanitaria dell’Università di Cambridge, il vino è una bevanda tipica delle serate natalizie, ma quando si tratta di vedere quanto beviamo le dimensioni del bicchiere probabilmente contano, anche perché entra in gioco un meccanismo percettivo: la stessa quantità di vino in un bicchiere grande sembra di meno. Come ci insegnano gli esperti di vino, i calici sono diventati nel tempo di forme sempre più ampie, perché si è capito che in questo modo il vino si ossigena e di conseguenza profuma di più (e non certo per essere riempiti fino all’orlo). Secondo i ricercatori, comunque, l’aumento delle dimensioni dei bicchieri riscontrato nella loro indagine, ha contribuito non poco all’incremento dei consumi di alcolici, specie del vino. Una modica e regolare quantità di vino, però assunta durante il pasto potrebbe esercitare benefici effetti, soprattutto nella protezione delle malattie cardiovascolari.
Meglio il vino bianco o quello rosso? Sono molti gli studi effettuati negli ultimi anni per evidenziare le proprietà di quest’alimento: non sempre però hanno una collocazione scientifica. Sarà vero, per esempio, che i vini rossi, rispetto a quelli bianchi hanno maggiori proprietà antiossidanti? Leggendo una ricerca effettuata dall’epidemiologo statunitense Arthur Klatasky sembrerebbe di no. Lo studioso afferma che i vini bianchi con “bollicine” contengono idrossitirosolo, potentissimo antiossidante presente solo nell’olio extravergine d’oliva. Assente nell’uva si sviluppa durante la fermentazione ed i vini bianchi con bollicine ne contengono buone percentuali. Altri studi invece dicono che il vino rosso contiene picetannolo, polifenolo con proprietà antiossidanti più accentuate, almeno così sembra, del conosciuto resveratrolo con proprietà addirittura di inibire la formazione di grasso corporeo.
In attesa, però, di ulteriori studi ed approfondimenti atteniamoci alle linee guida della corretta alimentazione italiana ed al buon senso. Si consiglia di bere sempre con moderazione, sempre in corrispondenza dei pasti e con molta attenzione prima di mettersi alla guida di un autoveicolo. Le donne hanno una minore efficienza nel metabolizzare l’alcool e sono più vulnerabili ai suoi effetti. L’abuso cronico è in grado di provocare una serie di danni a vari sistemi (su quello nervoso, sull’apparato digerente, sul fegato, ecc.). Niente sensi di colpa, però se una volta l’anno festeggiamo con un bicchiere di spumante. Cin cin e tanti auguri.
Articolo di Nicola Sorrentino pubblicato su Milano Post il 9 dicembre 2024.