Io mangio italiano, fatelo anche voi.

L’Italia in questo periodo sta affrontando oltre ad un’emergenza sanitaria senza precedenti, anche una crisi economica innescata dall’impossibilità di lavorare e quindi di produrre.

Inoltre, a livello europeo, i nostri prodotti agroalimentare hanno subito una campagna diffamatoria, nella quale si insinuava la possibilità che potessero essere non sicuri. Campagna, basata su informazioni chiaramente faziose.

Ciò nonostante i nostri agricoltori, allevatori e pescatori stanno garantendo con il loro lavoro, che non manchi il cibo sulle tavole degli Italiani.

AIUTIAMOLI!

Aiutiamoli scegliendo, acquistando e mangiando italiano, per supportare il nostro Paese durante questa crisi.

È un appello corale, al quale mi unisco senza sacrificio, consigliando con sicurezza i nostri prodotti, viste le eccellenze che abbiamo in Italia.

La nostra agricoltura vanta da sempre, un’eccellenza qualitativa e nutrizionale, che ci permette di mangiare non solo prodotti buoni, ma anche sicuri per la nostra salute.

Prendiamo ad esempio la pasta, simbolo del made in Italy. La pasta secca italiana è la unica al mondo che per normativa è fatta solo di grano duro, ha un quantitativo minimo di proteine dell’11% circa e tutte le produzioni integrali ormai assicurano anche un alto apporto di fibre.

E se durante questa quarantena vogliamo consolarci con qualche aperitivo casalingo, facciamolo dando spazio agli affettati italiani (senza esagerare).

Negli ultimi anni la produzione di prosciutti e salumi ha diminuito il contenuto di sale. Così oggi si producono salumi sicuri con meno conservanti rispetto al passato e proprietà organolettiche migliorate.

Senza dimenticare la nostra produzione casearia, in particolare la mozzarella (per riconoscere quella vera sull’etichetta dovete trovare solo latte, fermenti lattici, caglio e sale) e la carne.

Si sente spesso parlare di ormoni e antibiotici: i primi sono vietati e i secondi lo sono a scopo preventivo in tutta Europa, ma in Italia vige la tolleranza zero e la catena di produzione avicola e bovina italiana è tra le più controllate.

Insomma, adesso che siamo tutti a casa a impastare, provare ricette e degustare, proviamo a mangiare cibo italiano più di quanto abbiamo fatto finora sia per aiutare le nostre aziende in crisi, sia perché i nostri prodotti sono sani e tra i migliori da un punto di vista nutrizionale.


Articolo originale pubblicato su L’Espresso.