Biologico, naturale o industriale: cosa scegliere?
Sono molti i consumatori che tendono a ricercare prodotti di origine naturale, biologico, a chilometro zero. E tutto ciò che viene prodotto o allevato industrialmente viene guardato con un pizzico di diffidenza perché si pensa sia contaminato e poco sano.
Ma davvero un cibo biologico o naturale, è migliore di uno industriale?
Non per forza. Esperti della California hanno analizzato 240 studi sui prodotti etichettati “bio” senza rilevare prove di benefici per la salute: non sono stati trovati vantaggi significativi né in termini di allergie e contaminazioni batteriche, né in termini nutrizionali o in relazione al contenuto vitaminico.
Inoltre, questi prodotti non sono risultati completamente privi di pesticidi, anche se in media avevano meno residui e batteri resistenti agli antibiotici di quelli industriali. Ma non dimentichiamo che i trattamenti spesso sono necessari perché alcuni cibi in natura possono essere tossici: tra le sostanze più cancerogene esistenti ci sono le aflatossine, prodotti naturali di un fungo, che, in assenza di precauzioni, possono contaminare i cereali e altri alimenti tra cui latte, frutta secca e spezie.
Un altro studio, condotto su 600.000 donne e pubblicato sul British Journal of Cancer, non ha trovato alcuna correlazione tra l’abitudine a mangiare alimenti “bio” e una diminuzione del rischio di tumori.
La ricerca del naturale, infine, porta sempre più persone a visitare le erboristerie per acquistare rimedi non medicinali. Spesso sono molto efficaci, ma ricordiamo di non assumerli con leggerezza (possono avere effetti collaterali indesiderati, sia da soli che in interazione con altri farmaci) e che non sono sottoposti agli stessi controlli imposti alle aziende farmaceutiche.
Insomma, l’etichetta di “naturale” non è sufficiente a garantire la sicurezza di un alimento o di un prodotto.
La verità sta nel mezzo e, in questo caso, nel controllo della filiera, sia naturale che industriale. Se non siete sicuri di riuscire a giudicare nel modo giusto la provenienza o le caratteristiche di un alimento, affidatevi a un esperto. La visione manichea del naturale-buono e industriale-cattivo non porterà da nessuna parte.